lunedì 1 aprile 2013

Angelo Casciello

Un quadro per la Grotta

Angelo Casciello è un famoso scultore e pittore, tra i più importanti del recente panorama nazionale. Tre sono le opere di Casciello proposte a "un quadro per la grotta"
  
 

 

Biografia


Angelo Casciello (Scafati, 1957) è uno scultore e pittore italiano. Vive e opera a Scafati.

Ha conseguito il diploma di maturità d’arte applicata presso l’Istituto Statale d’Arte di Torre del Greco, dove tra gli altri ha avuto come insegnante Renato Barisani, il diploma al corso di specializzazione per la Tutela dei Beni Culturali, presso l’Università degli Studi di Salerno, Salerno, il diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, conseguito con Domenico Spinosa, ha seguito inoltre un corso di scultura diretto da Arnaldo Pomodoro.
Il suo esordio nel mondo dell’arte risale al 1977. Nel 1979 tiene una mostra personale da Lucio Amelio a Napoli nell’ambito della Rassegna della Nuova Creatività nel Mezzogiorno. Ha operato in Francia e Spagna negli anni ’80.
 Ha partecipato alla Biennale di Venezia negli anni 1986, 2006 e 2011, all’XI Quadriennale di Roma nel 1986, nel 1987 partecipa all’esposizione Tendenze dell’Arte Italiana negli anni’90, alla Galleria d’Arte Moderna di Zagabria, alla Biennale del Sud, all’Accademia di Belle Arti di Napoli e alla XXVI Biennale di Gravure a Lubiana. Nel 1988 viene invitato alle mostre: Ucronos, 29 artistes européen a Metz, Musée d’Art et d’histoire Cave Sanit, Metz, Ucronia, 13 artisti italiani, Kunstverein, Ludwishafen am Rheim Ev. Trasport, Ville Charité, Marseille. Nel 1989 partecipa alla mostra Saturno al Museo Pablo Gargallo di Saragozza. Nel 1995 partecipa alla Biennale Internazionale del Bronzetto Piccola Scultura, Palazzo della Ragione, Padova, nel 1998 all’XI Biennale Internazionale di Scultura Città di Carrara a Carrara, nel 2005 all’esposizione La Scultura Italiana del XX secolo, Fondazione A. Pomodoro, Milano.
Ha partecipato a vari premi tra cui il Premio Michetti a Francavilla a Mare negli anni 1979,1986,2010, al Premio Marche di Ancona negli anni 1990,1996,1999, al Premio Termoli a Termoli negli anni 1985, 1991, al Premio Suzzara a Suzzara negli anni 1992,1993,1999. Ha partecipato dal 1988 al 2010 a nove edizioni della Biennale d’Arte Sacra, presso Il Museo Stauros d’Arte Sacra Contemporanea, Isola del Gran Sasso. Inoltre i suoi lavori sono stati esposti in mostre tenute in Belgio, Cina, Francia, Germania, Italia, Iugoslavia, Kenja, Spagna, Svezia, Svizzera, Stati Uniti. Ha tenuto mostre antologiche all’Istituto Francese Grenoble di Napoli nel 1987, a San Pietro in Atrio In occasione di Contemporanea Como3 a Como nel 1997, al Museo Stauros d’Arte Sacra Contemporanea di Isola del Gran Sasso nel 2001, al Palazzo Galeotti di Macerata nel 2002, al Castel dell’Ovo di Napoli nel 2003, negli Appartamenti Storici nella Reggia di Caserta nel 2007, al FRAC. Fondo Regionale d’Arte Contemporanea, Baronissi nel 2010, nel Real Polverificio Borbonico / Centro per la Cultura e le Arti, Scafati dal mese di novembre del 2010 al mese di ottobre del 2011.
Nel 2005 viene incaricato dalla Regione Campania, nell’ambito della riqualificazione delle linee della Metropolitana, di realizzare un intervento scultoreo, pittorico, decorativo per la stazione di Mugnano della MetroCampania NordEst, progettata dall’architetto Riccardo Freda, terminata nel 2009.
Tra le altre opere pubbliche si ricordano:
  • 1990, la nuova cappella di Santa Maria di Realvalle, Convento Suore Francescane Alcantarine, presso l’Abbazia Santa Maria di Realvalle a San Pietro di Scafati)
  • 1999, Il Ciclope, giardino dell'Hotel Emilia, Parco del Conero – Ancona
  • 1999, Un fiore per Puglianello / Monumento ai caduti delle due guerre del XX secolo, Comune di Puglianello
  • 2002, Il tempio delle libellule, Città di Pinerolo
  • 2003, Il pettine di Poppea a Sieti - Comune di Giffoni sei Casali
  • 2004, Il Solitario, omaggio a San Menna, Comune di Vitulano
  • 2007, Il luogo della purificazione – fontana scultura, Casa d’accoglienza Suore Benedettine di Montevergine, Santa Maria di Castellabate
  • 2010-2011, dipinge il Cine Teatro Minerva di Boscoreale
Tra le installazioni
  • 1986 - La Verità, opera realizzata insieme al fotografo S. Wolf e alla pittrice A. Santolini, Civitella D'Agliano
    Apparizioni regali, Reggia di Caserta
  • 1988 - Il luogo del Minotauro, Palazzo del C & A , Marsiglia
  • 1989 - Africa, African Dream Village, Malindi / Kenya
  • 1990 - Le Stanze Sognate, Abbazia Cistercense di Santa Maria di Realvalle, San Pietro di Scafati (Sa)
  • 2007 - Apparizioni Regali, Appartamenti Storici , Palazzo Reale, Caserta

Premi e riconoscimenti

  • 1980 - Segnalato / Catalogo Nazionale per la Scultura, n.4, Bolaffi Editore, Torino
  • 1984 - Segnalato / Catalogo dell’Arte Moderna Italiana, n.20, Edizioni G. Mondadori, Milano
  • 1986/1987 - Segnalato / Catalogo dell’Arte Moderna Italiana, n.22, Edizioni G. Mondadori, Milano
  • 1990 - Vince il Premio Alburni, S. Angelo a Fasanella
  • 1990 - 1991 - 1992 - Segnalato come uno dei migliori artisti dell’anno dalla rivista “Arte”, G. Mondadori, Milano
  • 1993 - Vince il XXXIII Premio Suzzara, Suzzara
  • 1998 - Vince il Premio La Ginestra d’Oro, Parco del Conero, Ancona
  • 1999 - Segnalato come uno dei migliori 100 artisti degli ultimi 40 anni, dalla rivista “ Flash Art", n. 215, G. Politi Editore, Milano
  • 1999 - Segnalato come uno de “I magnifici 5 del 1988 – inchiesta tra 16 critici italiani”. Il Giornale dell’Arte, n.147. Edizioni U. Allemandi, Torino
  • 2001 - Vince il Concorso Europeo per la realizzazione di due grandi bassorilievi da collocare nell’Arengario del Nuovo Palazzo di Giustizia, Napoli
  • 2002 - Vince il III Premio Internazionale di Scultura Regione Piemonte, Torino
  • 2002 - Vince il Premio Scipione / all’attività, Macerata
  • 2006 - Vince il Concorso Nazionale – Promosso dalla Fondazione Alario per Elea – Velia - per la realizzazione di tre porte per l’Auditorium Parmenide, Ascea Marina
  • Nel 2006 in occasione del IV Convegno Ecclesiale Nazionale a Verona gli è stato reso omaggio con una mostra personale, dove è stata esposta la Via Crucis realizzata dall’Artista per il Museo Stauros d’Arte Sacra Contemporanea di Isola del Gran Sasso
  • Nel 2007 la C.E.I. lo invita a illustrare alcune tavole per il Nuovo Lezionario.
  • Nel 2009 viene nominato Accademico del Pantheon, Roma.
  • 2010 - Vince il 61 Premio Michetti, Francavilla a Mare

Bibliografia

  • 1986 - Enrico Crispolti, Tendenze dell’Arte Contemporanea, in Ulisse. Enciclopedia della ricerca e della scoperta, supplemento 1, Editori Riuniti, Roma
  • 1987 - Jean Digne, Enrico Crispolti, Gérard – Georges Lemaire, Annette Malochet, Filiberto Menna, Massimo Bignardi, “Angelo Casciello - 1976 / 1987”, ed. Mazzotta, Milano
  • 1988 - Paolo Balmas, Roma arte oggi, prefazione di Filiberto Menna, Giancarlo Politi Editore, Milano
  • 1990 - Enrico Crispolti, Mauro Pratesi, L’arte del disegno nel Novecento italiano, Laterza, Bari / Roma
  • 1990 - Vittorio Sgarbi (a cura di), La scultura del Novecento in Italia, in Enciclopedia Universale dell’Arte, Mondadori editore, Milano
  • 1993 - AA.VV., Disegno italiano del Novecento, Edizioni Electa, Milano
  • 1993 - Massimo Bignardi, Napoli e il Meridione, in la “ Pittura in Italia. Novecento/2, II vol. Edizioni Electa, Milano
  • 1994 - Enrico Crispolti, La Pittura in Italia – Novecento 3, Le ultime ricerche. Edizioni Electa Milano
  • 1994 - Carlo Chenis, L’arte per il culto nel contesto post conciliare, I lo spazio, Ed. Stauros, Isola del Gran Sasso/Teramo
  • 1996 - Angela Tecce, Modernità e tradizione nell’arte del XX secolo in Campania, in Storia e civiltà della Campania. Il Novecento, Electa Napoli, Napoli
  • 1997 - Enrico Crispolti, Angelo Casciello. Sculture, ContemporaneaComo3, Como
  • 1998 - Massimo Bignardi, Vincenzo Trione, Gillo Dorfles, Gèrard - Georges Lemaire, Enrico Crispolti, “Angelo Casciello. Opere recenti”, ed. Artemide, Roma
  • 1998 - Vincenzo Trione, “Angelo Casciello”, ed. Artemide, Roma
  • 1999 - Gillo Dorfles, Ultime tendenze nell’arte oggi, 16 edizione aggiornata, Feltrinelli, Milano
  • 2000 - Flaminio Gualdoni, Arte in Italia 1943/1999, Ed. Neri Pozza, Vicenza
  • 2001 - Carlo Chenis, Adriano Di Bonaventura, Liberato Sicignano, “Angelo Casciello - Visioni del Sacro. Opere 1973 / 2001”, ed. Stauros, San Gabriele (TE)
  • 2001 - AA.VV., Segni del Novecento architettura e arti per la liturgia in Italia , Edizioni Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici - Conferenza Episcopale italiana, Roma
  • 2002 - Angelo Trimarco, Napoli. Napoli un racconto d’arte 1954/2000, Editori Riuniti, Roma
  • 2002 - Enrico Crispolti, Paolo Campiglio, “Angelo Casciello”, ed. Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, (MI)
  • 2002 - Vitaliano Corbi, Quale Avanguardia? L’arte a Napoli nella seconda metà del Novecento, Paparo Edizioni, Napoli
  • 2003 - Enrico Crispolti, Martina Corgnati, Gillo Dorfles, Massimo Bignardi, “Angelo Casciello. Percorsi 1973/2001”,ed. Stauros, San Gabriele (TE)
  • 2003 – Claudio Spadoni, Arte e artisti nel mondo della ceramica, Andromeda Editrice, Colledara (Te)
  • 2005 - Marco Meneguzzo (a cura di), La Scultura italiana del XX secolo, Edizioni Skira, Milano/Ginevra
  • 2007 - Claudio Spadoni, “Angelo Casciello. Disegni, pitture, sculture 1997/2007”, ed. Arteteka, Casalecchio di Reno (BO)
  • 2008 - Enrico Crispolti (a cura di), Inchiesta sull’arte, quattro domande a cinque generazioni di artisti italiani, Edizioni Electa, Milano
  • 2009 - Vincenzo Trione (a cura di), Resistenze – momenti dell’arte contemporanea a Napoli, Tullio Pironti Editore, Napoli
  • 2010 - Massimo Bignardi, “ Angelo Casciello. Le Giornate Disegnate”, Plectica Editrice s.a.s., Salerno
  • 2011 - Massimo Bignardi, Giuseppe Zampino, Concetta Restaino, “Angelo Casciello. Spazi del mio gesto”, Paparo Edizioni, Napoli
Biografia e opere principali da http://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Casciello

Tono Zancanaro

Un quadro per la Grotta

Artista eclettico di grande livello, Tono Zancanaro, è noto ai più per il suo tipico modo di disegnare. E' mancato da più di 5 lustri e le sue opere sono di grande valore. E' presente a "un quadro per la grotta" con ben 9 opere:










Biografia

Antonio Zancanaro (Padova, 8 aprile 1906Padova, 3 giugno 1985) è stato un pittore, incisore e illustratore italiano.
Nel 1931 comincia a dipingere, e già nel 1933 partecipa ad esposizioni collettive. Ha per lui importanza decisiva l'amicizia col medico Giorgio Rubinato, che lo avvia, anche attraverso il filtro della grande arte del nostro secolo, a una più meditata conoscenza del Meridione, dell'arte greca e mediterranea. Nel 1935, a Firenze, Tono si reca da Ottone Rosai, dal quale asseriva d'aver ricevuto «la prima e unica, fondamentale, lezione sulla natura dell'arte». Nel 1937, un primo viaggio a Parigi: si reca da Lionello Venturi, da tempo li esule. Matura intanto l'impostazione ideologica dell'artista, già orientato dall'ambiente e dalle letture a un umanitarismo sociale e alla polemica contro gli stati tradizionalmente oppressori. Stringe amicizia con Ettore Luccini e, poco dopo, con Eugenio Curiel, che dal 1936 frequenta quotidianamente. Tono è così attratto dall'ambiente universitario, e in particolare frequenta il gruppo di giovani triestini legati a Curiel, come Atto Braun ed altri, il primo «Gibbo» (onirica caricatura di Mussolini), donato a Luccini, reca la data del 1937. Poco più tardi Tono conosce Egidio Meneghetti, Concetto Marchesi ed altri esponenti dell'antifascismo universitario; presta aiuto per l'educazione dei ragazzi ebrei discriminati. nella villa di Celina Trieste: con alcuni amici entra in rapporto con Francesco Loperfido. Nel 1942 si iscrive al Partito Comunista Italiano. Tra il 1942 e il 1943 grava su Tono il sospetto d'un male incurabile: passa settimane in ospedale (ed è qui che, secondo quanto egli narra, ricava dei contorni delle ombre che scorge sulle pareti mentre si riprende dalla crisi, alcuni spunti determinanti per l'invenzione grafica del «Gibbo»: i cosiddetti «protogibbi»). Verso il 1950, venuto a contatto con la gente delle risaie, si impegna a suo modo, liberamente, nell'attuazione di una poetica «realistica». Pur operando costantemente a Padova, egli si sposta sempre più spesso in altre regioni, e specie a Roma, dove stringe viva amicizia con Carlo Levi, Renato Guttuso e Mino Maccari. Nel 1942 aveva conosciuto a Milano, su indicazione di Curiel, Ernesto Treccani, che a sua volta lo aveva messo in contatto, a Roma, con Guttuso, e con Moravia e la Morante; ora Treccani lo accoglie spesso nell'ambiente milanese. Tra i viaggi, oltre a quelli nelle zone vicine, come gli spostamenti continui nel Polesine, a Comacchio, a Mantova, a Cesenatico, a Ferrara, sono stati di particolare rilievo per l'artista quelli in Cina (1956) e la serie fittissima di quelli in Sicilia e in Magna Grecia. dove Tono soggiorna per lunghi periodi. In Sicilia stringe nuove amicizie, con Leonardo Sciascia, Antonio Uccello, Vincenzo Tusa ed altri intellettuali isolani, tra i quali l'editore Sellerio. Tra il 1946 e il 1950 era tornato più volte a Parigi, altri viaggi lo portano in Russia, in Polonia, in Germania Orientale, in Albania. Caso raro fra gli artisti si è cimentato con quasi tutte le modalità delle arti visive, riuscendo sempre ad appropriarsi delle capacità tecniche necessarie e sufficienti per eseguire il suo lavoro. Anche se Zancanaro rimane pur sempre maestro ineguagliato nella grafica, particolarmente nella linea pura e nell'incisione, ha lavorato a lungo con l'olio e gli acquarelli, ha inciso vasi di vetro appositamente realizzati per lui dai mastri vetrai di Murano, in stretta collaborazione con la Cooperativa del Mosaico di Ravenna ha eseguito numerosi interventi musivi, realizzato arazzi, sculture in bronzo, ecc. Altra peculiarità del Maestro padovano è stato il suo desiderio di viaggiare, di muoversi sia per vedere località sconosciute, sia di conoscere persone nuove, instaurare nuovi rapporti. In questo suo peregrinare parte importante hanno avuto i musei, luoghi continui di visitazione e rivisitazione per studio e contemplazione, in particolar modo quelli di Spina, di Grosseto, le zone archeologiche di Paestum, Metaponto e Selinunte. La sensibilità di Tono Zancanaro, unita al desiderio continuo di lavorare, di realizzare anche con le proprie mani, non poteva che portare necessariamente alla scoperta della pittura vascolare greca, ed al desiderio di reinterpretarla a modo suo, oggi, con i suoi soggetti. Per questo inizia l'attività di ceramista di Tono Zancanaro, e le prime produzioni sono dei primi anni cinquanta: l'interesse per questa lavorazione è tale che si fa costruire un suo forno, nello studio di Padova, e da solo realizza la maggior parte delle opere, vasi, piatti, ma anche sculture in terracotta. Nel 1970 ottiene la cattedra d'incisione all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, che conserva fino al 1977, lavorando con la Cooperativa del Mosaico. Nel 1972 ha la prima grande mostra antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, cui segue nel 1974 una seconda antologica alla Civica Galleria d'Arte del Comune di Palermo. Nel 1978 il comune di Padova gli dedica una grandissima mostra antologica nel Salone della Ragione. Nel 1982 anche il comune di Milano lo onora con una rassegna antologica nel Castello Sforzesco. Muore a Padova il 3 giugno 1985.

Opere principali

Il Gibbo è probabilmente l'invenzione grafica più nota di Tono Zancanaro.
Se l'idea della figura fisica del Gibbo nasce con la visione dell'Angelo, lottatore enorme e deforme visto in un circo, il nome ha una genesi più complessa. Si forma in parte dalla figura del traditore, Gibbon appunto, nel film di John Ford "The Informer" sulla resistenza irlandese: Gibbon è personaggio deforme nel corpo e nell'anima, perché tradirà i compagni di lotta; Gibbone è anche il nome della scimmia che allo zoo fa tanto ridere i bambini per come mostra il suo sedere spelacchiato, è animale ritenuto impudico e lascivo.
Dalla mescolanza di questi elementi nasce la figura del Gibbo, il primo dei quali fu eseguito nel 1937 per il filosofo e amico Ettore Luccini. Alla genesi del personaggio ha contribuito anche il periodo di degenza trascorso da Tono in ospedale, con il sospetto di una malattia incurabile ai polmoni, alla fine degli anni trenta: le macchie di umidità sui muri, in concomitanza con la sua situazione psicologica, diventavano nella mente di Tono delle figure mostruose, con lunghe braccia protese pronte a ghermire: i protogibbi. La degenza faceva avere a Tono anche altre visioni, che regolarmente erano fermate come impressioni sui quaderni di appunti che mai gli mancavano. Il Gibbo è mostrato in vari atteggiamenti, che vanno dal maestoso al surreale, ma in tutti è comunque messa in evidenza, con l'uso di una linea purissima, l'enorme massa dell'Uomo della Provvidenza anche quando il protagonista cerca di mascherarla con movenze leggiadre da funambolo o ballerina.
Ovviamente il Gibbo non è solo, né può essere l'unico responsabile di quanto accade. In sua compagnia c'è tutta una coorte di personaggi ai quali vengono attribuite colpe non minori, a partire dal re Vittorio Emanuele III e da suo figlio il principe Umberto; spesso compare la Gibboncina che rappresenta l'Italia, e occasionalmente le giovani fasciste, con il compito di consolare il Gibbo quando è avvilito. Altro personaggio frequente è Gabriele D'Annunzio, chiamato l'Orbo Veggente per la fascia che gli copriva a volte l'occhio offeso, e poi Giorgio De Chirico, chiamato Giorgio Mostarda. Un gruppo di fogli porta la didascalia PERA GIBBA, sia per la testa a pera del soggetto, che con riferimento alle composizioni dell'Arcimboldo. Un preciso riferimento a Padova ed alla sua gente, oltre che in molti paesaggi di sfondo, si ha con le molte GIBBA GAETANA, dove la Gaetana era una donna malata di elefantiasi, famosa a Padova negli anni quaranta, oggetto di sbeffeggiamenti da parte dei monelli. Gibbo è in grado di fare tutto: guida aerei, si lancia con il paracadute, suona l'arpa, è romantico e sognatore, artigliere, esperto d'arte, cavallerizzo, batte moneta di grande valore: quanto un Perù. Inoltre Gibbo è gentile, e quando si trova, lui Gibbone con l'altro scimmiotto tedesco (Hitler), si scambiano le cortesie.
Del Gibbo si sono occupati quasi tutti i critici di Tono, ma l'opera più importante è certo lo studio di Carlo Ludovico Ragghianti Il Gibbo di Tono Zancanaro, Ravenna, La Loggetta, 1971; ripreso successivamente dall'autore con il titolo Tono Zancanaro nella collana Critica d'Arte, Firenze, Vallecchi, 1975.

Biografia e opere principali da http://www.tonozancanaro.it/ e http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Zancanaro

Riccardo Dalisi


Un quadro per la Grotta

Il noto architetto Riccardo Dalisi, artista e designer di livello internazionale è presente a "un quadro per la grotta" con 4 opere:





Biografia


Nato a Potenza il primo maggio del 1931, ha ricoperto la cattedra di Progettazione presso la facoltà di Architettura di Napoli. Presso la stessa facoltà è stato direttore della Scuola di Specializzazione in Disegno Industriale.
Negli anni settanta, assieme a Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi e altri, è stato tra i fondatori della Global Tools, contro-scuola di architettura e design che riuniva tutti i gruppi e le persone che in Italia coprivano l'area più avanzata della cosiddetta “architettura radicale”. Nel 1981 ha vinto il premio Compasso d’Oro per la ricerca sulla caffettiera napoletana.
Da sempre impegnato nel sociale (resta fondamentale l’esperienza del lavoro di quartiere con i bambini del Rione Traiano, con gli anziani della Casa del Popolo di Ponticelli e negli ultimi anni l’impegno con i giovani del Rione Sanità di Napoli), ha fondato l’Università di strada, l’associazione Semi di Laboratorio e ha promosso il “Premio Compasso di latta”, iniziativa per una nuova ricerca nel campo del design nel segno del sostegno umano, della ecocompatibilità e della decrescita.
Negli ultimi trent’anni si è accostato sempre più all’espressione artistica come via regia della sua vita dedicandosi intensamente alla creazione di un rapporto sempre più  articolato e fecondo tra la ricerca universitaria, l’architettura e il design, la scultura e la pittura, l’arte e l’artigianato, mantenendo al centro la finalità di uno sviluppo umano attraverso il dialogo e il potenziale di creatività che ne sprigiona. Nel 2010, dopo una lunga ricerca preparativa, ha promosso la prima edizione del “Premio Compasso di latta”, iniziativa per una nuova ricerca nel campo del design nel segno del sostegno umano, della ecocompatibilità e della decrescita.
Diverse mostre dedicate alla sua attività di architetto, di designer, di scultore e di pittore sono state allestite in Italia e all’estero. Tra queste citiamo: la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano, la Biennale di Chicago, il Museo del Design di Denver, il Guggenheim Museum di New York, il Museo di Copenaghen, il Museo di Arte Contemporanea di Salonicco, Palazzo Reale di Napoli, la Galleria Lucio Amelio di Napoli, la Fondazione Cartier di Parigi, il Museo delle Arti Decorative di Montreal, il Tabak Museum di Vienna, il Museo Zitadelle Spandau di Berlino, Castel dell’Ovo a Napoli.
I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni private e nei più prestigiosi Musei europei e d'oltreoceano (Musèe des Art Decoratifs, Parigi; Museo di arti decorative, Groningen - Olanda; Denver Art Museum, Denver-Colorado; Museo d'Arte, Montreal - Canada; Museo della Triennale di Milano). 

Opere principali

Architettura

Design

Arte

 Biografia e opere principali da http://www.riccardodalisi.com e http://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Dalisi

Pietro Lista

Un quadro per la Grotta

Pietro Lista è artista e pittore, tra i più noti dell'arte coontemporanea italiana. Otto sono le opere di Lista proposte a "un quadro per la Grotta"









Biografia

Pietro Lista nasce il 12 luglio del 1941 a Castiglione del Lago (Perugia). Studia all’Accademia di Belle Arti a Napoli con i maestri Emilio Notte, Giovanni Brancaccio, Vincenzo Ciardo, Mario Colucci.
Inizia ad esporre nel 1960 in Italia e all’estero. Nel 1965 partecipa ad una collettiva presentata da Giulio Carlo Argan a Napoli. Nel 1968 è presente alla mostra di Amalfi “Arte Povera + Azioni povere” a cura di Germano Celant, nello stesso anno costituisce il gruppo teatrale Artaud e pubblica “Il verbo sorge dal sonno come un fiore”. Realizza numerosi happening e film d’artista.
Nel 1970 apre la galleria Taide a Salerno, l’omonima casa editrice e pubblica la rivista Taide Materiali Minimi. Nel 1971 è con una personale alla Gallerie Biosquet di Parigi.
Nel 1973 partecipa alla VIII Biennale di Parigi e nel 1975 alla X Quadriennale di Roma.
Nel 1983, con la presentazione di Renato Barilli, Maria Di Domenico e Filiberto Menna, tiene una personale alla Galleria Trans/From di Parigi ed in quello stesso anno è con la collettiva Pole position alla Galleria K di Tokio.
Negli anni ‘80 inizia a dedicarsi alla scultura e alla ceramica. Nel 1993 fonda a Paestum il MMMAC, Museo dei Materiali Minimi di Arte Contemporanea.
Nel 1998 Achille Bonito Oliva presenta a Roma una mostra retrospettiva del maestro.
Nel 2004 l’Azienda di Soggiorno di Cava dei Tirreni organizza una mostra antologica, “Pietro Lista 1964 – 2004”, nei locali del Convento di Santa Maria del Rifugio a Cava dei Tirreni, Salerno.
E' fnalista del Premio Artemisia 2006.
E' inserito nella "Storia dell'Arte Coontemporanea" curata da Giorgio Di Genova per le eizioni Bora Bora.
Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in America, Francia, Finlandia e Germania. Per la grafica è stato segnalato in Bolaffi, nel 1969, da Filiberto Menna, nel 1976 da Achille Bonito Oliva.
Tra le sue opere ricordiamo la scultura in ferro “Mnemata” realizzata nel 1991 e collocata all’ingresso dell’Università di Salerno.
Dell’intensa attività espositiva hanno scritto di lui Giulio Carlo Argan, Filiberto Menna, Achille Bonito Oliva, Renato Barilli, Angelo Trimarco, Germano Celant, Rino Mele, Gillo Dorfles, Raffaele D’Andria, Maurizio Sciaccaluga.

Biografia e opere principali da http://www.miniaciart.com e da http://www.ariaartgallery.com

Umberto Manzo

Un quadro per la Grotta

Umberto Manzo è un importante artista campano, importante soprattutto per le sue composizioni e i suoi polittici. Una sola opera di Manzo è proposta a "un quadro per la grotta"

Biografia


Umberto Manzo è nato a Napoli nel 1960, dove vive e lavora nel quartiere Ponticelli.
Abbandonata la sterile neo-maniera definita dalla transavanguardia, l'artista, già sul finire degli anni Ottanta, decanta le sue visioni e riduce progressivamente gli schemi compositivi indirizzando il suo stato espressivo verso criteri di maggiore equilibrio formale.
Termini come ordine, bellezza, silenzio, contrassegnano i capitoli Personali.
1984. Studio S, Caserta Idra Duarte, Napoli.
1985. Centro d'Arte L'Idioma, Ascoli Piceno.
1987. Studio Trisorio, Napoli.
1988. Centro Prossemico di Cultura, Napoli.
1989. Studio Trisorio, Napoli.
1991. Studio Trisorio, Napoli.
1992. Galleria Piano Nobile, Perugia.
1994. Galleria Manuela Allegroni, Brescia.
1995. Studio Trisorio, Napoli.
1997. Galleria Cargo, Marsiglia.
1999. Galleria dello Scudo, Verona.
Tra le numerose collettive segnaliamo: Futura (1985), alla Fortezza Medicia di Siena; I corpi dell'arte (1986), al Teatro dell'Elfo di Milano; La città invisibile (1995), alla Mostra d'Oltremare, Napoli; la XII Quadriennale Italia 1950-1990 Ultime generazioni, nel'96 a Roma; Libera navigazione del golfo, alla Mostra d'oltremare nel '97; il Bosco Sacro dell'Arte, l'anno scorso nel Real Bosco di Capodimonte. Partecipa attualmente a Castello in aria. Arte di fine millennio, a Castel Sant'Elmo.
In questi ultimi anni degne di nota le mostre personali di Verona e Palma de Mallorca.

Biografia e opere principali da http://www.artfacts.net/it/artista/umberto-manzo-13200/profilo.html e da http://www.galleriadelloscudo.com

Abel Herrero

Un quadro per la Grotta

Abel Herrero è un giovane artista cubano di livello internazionale, residente in Italia da una ventina di anni è tra i più validi esponenti dell'arte coontemporanea. Sette sono le opere di Herrero proposte a "un quadro per la grotta"
  






Biografia


Abel Herrero  è nato nel 1971 a L'Avana, capitale di Cuba. Trasferitosi in Italia dal 1994, vive tra Parma e la Toscana.
Se il suo lavoro iniziale era di impronta realistica -come è tradizione nel Paese da cui proviene, in questi ultimi anni sta dedicandosi a una ricerca pittorica che prende le mosse dall’interesse per lo sviluppo e la trasformazione sia della vita cellulare sia dei movimenti astrali, immettendo nel suo lavoro un uso della materia e del colore come permutazione e trasformazione di energia. L’esito visivo è una pittura di astrazione in cui però la ricerca formale assume tanta importanza quanto quella panica e processuale.
Anche per questo motivo le sue relazioni oggi privilegiano i rapporti personali con scienziati, ricercatori e filosofi dai quali trae energie e pensiero non solo per il suo lavoro, ma soprattutto per la sua formazione umana.

Nelle sue opere si manifesta l’incontenibile creatività del geniale e visionario autore cubano.
La straordinaria perfezione tecnica e formale connota una pittura colta e raffinata; a volte rarefatta, a volte grottesca, lontana dalle mode, ma con radici profonde nella grande tradizione artistica iberica ed europea.
Nei lavori di Herrero la trasposizione dell’immateriale nel fenomenico avviene mediante inquietanti ‘apparizioni’ di uomini o animali; oppure di sorprendenti entità intermedie, con effetti stranianti e surreali. La rappresentazione della realtà è resa artificiosa dalla mediazione dell’inconscio e dalla potenza immaginifica della visione; e, proprio per questo, diventa metafora ancor più impietosa dei vizi, delle incongruenze e delle contraddizioni - ora buffe ora tragiche - dell’uomo e della società contemporanea. Quella di Herrero non è però una visione nichilista; certi accostamenti infondono la speranza di una ‘nuova concordia’, che può affrancare l’umanità e la natura tutta da un destino di disgregazione e declino, restituendo armonia alla realtà manifestata.
Abel Herrero è artista poliedrico ed estroso. Ha frequentato a L’Avana la Escuela Elementar de Artes Plásticas e la famosa Academia de Pintura de San Alejandro. Pittore di raro talento, è anche autore di sculture (ha esposto alla Biennale di Carrara), fotografie, scenografie teatrali. Oltre che nella capitale cubana, ha tenuto mostre in Italia, in Europa (Strasburgo, Madrid, Barcellona, etc.) e In giro per il mondo dalla Nigeria agli Stati Uniti.
Pur vivendo in Italia Abel mantiene una forte relazione con Cuba, facendosi mediatore e facilitatore di contatti fra il suo Paese e le elaborazioni di pensiero della cultura contemporanea “occidentale”, perchè crede fortemente nel ruolo etico e sociale dell’arte e della cultura in generale.



Principali mostre personali, collettive ed eventi.

2010 - OBSERVATORIO. Centro de Desarrollo de las Artes Visuales. La Habana. Cuba
2007 - ANIMANIMAL. Studio 34. Salerno Italia.
2006 - A.Herrero. Galleria Forni. Bologna, Italia
2005 - A.Herrero. Galleria Forni. Bologna, Italia.
2002 - A.Herrero. Galleria Forni. Milano. Italia.
2001 - A.Herrero. Galleria Forni. Bologna. Italia.
1998 - A.Herrero. Tempio di Pomona. Salerno. Italia.
1997 - A.Herrero. Centro Breracult di arte contemporanea. Brera. Milano. Italia.
1996 - A.Herrero. Galleria Braidense. Milano. Italia.
1995 - A.Herrero. Centro Container per L' Arte contemporanea. Firenze. Italia.
1994 - Recuerdos encubridores. Centro Ratafià. Parma Italia.
1993 - Recuerdos encubridores. Galeria Universidad de La Habana.
2012 -Triennale di milano. Metropolitans, a cura della Fondazione Mazzotta.
2011 - Biennale di Venezia. 54 ed. Padiglione Emilia Romagna.
2010 - Pagine da un bestiario fantastico. Artisti Italiani del XX e XXI secolo. Palazzo Santa Margherita. Modena. Italia.
2010 - Corpo Automi Robot. Tra arte, scienza e tecnologia. Museo d' arte. Lugano. Swizera.
2009 - Evento filosofico. Pensadores Huéspedes. 'Emanuele Severino'. La Habana. Universidad de La Habana. Cuba.
2009 - Art Paris Fair. Galleria Forni. Italia
2009 - Newrobi. Mostra di fotografia. Teatro al Parco. Parma. Italia.
2008 - Newrobi. Mostra di fotografia. Centro culturale francese di Nairobi. Kenya.
2008 - Art Paris Fair. Galleria Forni. Italia
2008 - Regreso al Azar. Casa Simon Bolivar. La Habana. Cuba.
2008 - Art Fair Bologna Italia. Galleria Forni.
2007 - Lagrimas Negras. Biennale di scultura di Carrara. Carrara. Italia.
2006 - Evento filosofico, Pensadores huéspedes. 'Gianni Vattimo' La Habana. Universidad de La Habana. Cuba.
2006 - Evento artistico, Silencio a voz alta. Mostra personale di Claudio Parmiggiani. Museo Nacional de Bellas Artes. La Habana. Cuba.
2006 - Art Fair Bologna. Italia. Galleria Forni.
2006 - Scenografia per il 'El pinguino senza frac' Dal testo originale di Silvio D'arzo. Teatro delle Briciole. Parma. Italia.
2006 - Art Paris. Galleria Forni. Italia.
2006 - Atlante informe. Sei artisti di sei continenti. Frosinone. Italia.
2005 - Art Fair Strasburgo, Galleria Forni. Francia.
2005 - ArtMilano Fair. Galleria Forni.
2004 - Art Fair Paris. Galleria Forni.
2004 - Galeries de Ville. Angers. Francia.
2004 - A.Herrero. Strasburgo. Palacio del Consiglio de Europa.
2003 - ST'art. Estrasburgo Fair. Francia.
2002 - Barcellona Art Fair. Barcellona
2001 - Bologna Art Fair. Italia
1999 - Art Fair Parma. Parma Italia.
1997 - A.Herrero. BdM. Milan. Italia.


Biografia e opere principali da http://www.abelherrero.it/ http://www.talkingart.it/studio-artista/abel-herrero/ e http://www.arte.go.it

Vincenzo Rusciano

Un quadro per la Grotta

Artista poliedrico, Vincenzo Rusciano, partecipa a "un quadro per la grotta" con due opere:


 

Biografia

Vincenzo Rusciano, nasce a Taranto l''1.1.1949, pittore autodidatta, socio del circolo ACLI “San Cataldo” Città Vecchia.
Ha cominciato a dipingere in giovane età, disegnando e dipingendo tutto ciò che mi interessava nei vari stili artistici.
La sua tecnica pittorica si esprime prevalentemente attraverso l''uso dei colori acrilici ma, ha anche dipinto con acquerelli, tempera e olio.
Ha avuto la fortuna di incontrare, durante il suo cammino artistico, il maestro pittore Nicola Giudetti, il quale ha saputo impartire ottimi consigli tecnici dei quali ne ha tratto e, tuttora ne trae utilità, inoltre ha facilitato il suo cammino nel difficile mondo dell''arte.
Nel 2008 il pittore ha fatto parte del catalogo "Elite 2008" di ArtItalia
Ha partecipato a diverse mostre collettive conseguendo, anche, alcuni premi e riconoscimenti.

Elenco dei riconoscimenti :

27 Maggio 2006: 2° Rassegna d’arte presso la Parrocchia “Santa Famiglia” Rione Salinella – Taranto. Consegnata targa per la partecipazione.
28 Marzo 2006: 8° Classificato alla 3° Edizione “Premio Maria Santoro” – San Marzano di San Giuseppe (TA), inoltre ricevuto il diploma d’onore per la partecipazione e, l’inserzione sul catalogo del medesimo concorso con relativa recensione scritta dalla critica Prof. Vincenza Musardo D’Alo''
- Dicembre 2005: 40° Rassegna Internazionale di Pittura Città di Mottola “Artisti a Confronto” – Mottola (TA). Premiato con targa e attestato di partecipazione, nonché con la pubblicazione dell’opera su catalogo mostra e vari articoli su testate giornalistiche e televisive.
- Settembre 2005: 1° Classificato al Concorso “Aver Maristella” – Taranto
- Maggio 2005: Rassegna pittorica a cura delle Associazioni “Arte e Fantasia” e ACLI “San Cataldo”. Premiato con targa
- Gennaio 2005: 2° Classificato al Concorso presepi “Natale a Tarde Vecchie” e attestato di partecipazione della mostra pittorica della medesima manifestazione.

Informazioni da http://www.ruscianovincenzo.it/link.aspx